Capitano di Castel Stenico (Trento) verso i primi del ‘500, combatte in molte battaglie contro la Serenissima e partecipa anche alla famosa battaglia di Caliano dove trova la morte il condottiero Rubertio di Sanseverino conte di Caiazzo (Vienna Kunsthistorisches Museum). Anche questa armatura è stata nel corso dei secoli perduta.
La ricostruzione
La ricostruzione è stata possibile grazie a fonti pittoriche.
Infatti un bellissimo ritratto di Giovanni di Weineck del pittore veneto Falconetto databile verso il 1517 si trova nella chiesa di S. Giorgietto a Verona.
Per realizzare la replica, essendo essa un’armatura di transizione, ovvero un misto fra mode italiane tedesche e con elementi alla Massimiliana, abbiamo fatto richiesta al Museo di Innsbruck per poter visionare una pezza difensiva coeva.
Trattasi di una armatura dei Gonzaga attribuita alle officine Missaglia e databile al primo quarto del ‘500.
Anche qui, la postura del manichino a supporto della replica valorizza il faticoso lavoro eseguito (visibile a Castel Stenico).